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da Memoria:
"Una volta passati sogni e ricordi sono la stessa cosa": così parla Roberto, il mio alter ego, protagonista del romanzo semi-autobiografico L'uomo delle Cesane, uscito nel 1994.
In realtà la frase mi era stata detta da un mio amico d'infanzia, Luciano Fabi, che l'aveva trovata in un qualche giornale o giornalino (Topolino forse?).
Qualunque sia il sito, come si direbbe oggi, dove questa frase è stata scritta, io la trovo di una verità e di una forza straordinarie.
Questa affermazione vale per tanti tipi di me- moria, ma soprattutto per la memoria poetica. In altre situazioni ci può essere una memoria dettagliata e "prosaica", un'altra aneddotica e garbata, un'altra ancora dolorosa e respingente.
Non è un caso che la memoria privilegiata dei poeti, anche se non certo l'unica, è quella che si rifà all'infanzia.
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