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il Mattino 15
aprile 2015:
Piersanti e la seduzione del bosco
Il respiro del bosco con i
suoi fruscii, con un sotteso
muoversidi creature
furtive, con le stagioni che
si dannoil cambioin
atmosfere struggenti di
visioni selvatiche, di uomini
che sfidano e domanola
natura e se stessi. È «Nel
folto dei sentieri» che
UmbertoPiersanti si
addentra a raccontarci
emozioni e odori, ricordi
d’infanzia e apparizioni di
fantasmipersonali: un
padrepiù volte chiamato
(«tu attraversi padre la
bufera/ comel’eroe/ il
fuocodei palazzi»), una
ragazzabaciata nella neve,
amici-fratelli evocati in un
ruvido equilibrio tra gioia e
dolore di vivere.A questa
bella raccolta edita da
Marcos yMarcos(pagg.
235, euro 17) il poeta affida
il suo riconoscersiin
sentieri dove ogni albero
hail suo nome, ogni fioreil
suo senso. E tra loro c’èil
vento che arruffai pensieri,
il salmastro sui pini di un
marelontano,lalentezza di
un vagare senzameta, e
tantissimepresenza che
inscenanol’eterna
commedia del vivere: «la
volpe,illupo, il tasso/ e la
timidalepre sonolì dentro,/
strisciano, corrono,
passano,/ alla fugaintenti/
o alla rapina,/ tra la vita ela
morte sempre sospesi».Eil
poetaqui si ritrova, qui si
riconosce:in questa
metaforainteriore del
«bosco che t’accoglie/ e ti
consola».
Alessandra Pacelli
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